/* '); /* ]]> */ ”Quando giù nel Tavoliere tutto arde la calura a Panni, sull’altopiano Pan - Monte Sario -, si gode la frescura“ *
 Già il titolo ci porta a pensare di un paese dove paesaggio incontaminato e tanta aria salubre si intrecciano fra loro creando un territorio da favola, un mondo affascinante.
A prima vista può sembrare un paese difficile eppure quei luoghi custodiscono autentiche riserve naturalistiche che meritano di essere visitate. Per questo armatevi di macchina fotografica e via, fra colline, boschi, ruscelli che saranno la scenografia del vostro vagabondare e godervi appieno il bel paesino di montagna che si chiama Panni in provincia di Foggia.
Godetevi le stradine del paese, gli uccelli, il verde, l’aria incontaminata a testimonianza di un territorio ancora sano. Alla fine, dopo tanto girovagare per il paese e fra queste bellezze naturali, un pò di relax sicuramente vi farà bene. Non aspettatevi grandi cose, ma parlate con la gente, entrate nei piccoli negozi, sedetevi sulle panchine della passeggiata del Castello, godetevi le prelibatezze della cucina locale. Guardate tutto l’insieme ed avrete in regalo la sensazione di aver scoperto un mondo sconosciuto e da favola riportandovi indietro nel tempo; visitate questa perla del Subappenino.
Una passeggiata nel bosco, in silenzio, riempiendosi i polmoni del profumo della resina dei pini, mentre la luce filtra tra i rami. Un pomeriggio di relax, sdraiate su un morbido tappeto di erba rivolgendo lo sguardo al cielo.
Da quanto tempo non ti concedi una pausa d’immersione nella Natura? Intanto chiudi gli occhi e non sarà difficile materializzare nella tua mente questi possibili scenari.
La sensazione che ne trarrai sarà d’immediato benessere, La Natura fa parte di noi, ma di cui ci siamo dimenticati.
Aristotele scriveva che “il medico cura, la Natura guarisce”
Panni vi aspetta con tutte le sue sagre, con tutti i suoi prodotti, con tutti i gioielli del suo territorio, con tutta la sua Natura. .
" quando giù nel Tavoliere delle Puglie tutto arde la calura, su a Panni, nell'altopiano Pan Monte Sario, si gode la frescura "

Dottore Alfonso Lapolla ‘r Furlian


[youtube width=”525″ height=”344″]http://www.youtube.com/watch?v=3eDShLNDkFQ[/youtube] Festa della donna dell’ 8 marzo – poesia di Alfonso Lapolla
ti mando un mio pensiero stimolato dalla tua considerazione che la festa della donna non è soltanto l’otto marzo. La poesiola la girerò anche a Pino ed a Pietro
*
Profumo di Mimosa

Il Signor Ennio dice,
concorda anche Felice,
che l’otto marzo è festa.

Lo sa persin Renato,
e Alfonso ha raccontato,
che le donne son croissants.

Mister Webmaster Pino
lui dice sopraffino,
“la donna è ‘na sciantosa”.

E Pietro l’intenditor
assiem al moderator
qui scrive concitato:

I balsami beati
ed i lini odorati
per le donne apprestino

di Pan i giovinetti
e che sian ben accetti
teneri e dolci baci.

E Sergio che scriver sà
con l’acrostico dirà,
da grande galantuomo:

A Belen, a Betibù,
e a quella che scegli tu
fai batter forte il cuore.

E con Franco tutti sottoscriviamo:
“Alle donne gentili
alle donne belle e a quelle famose
alle donne brutte e a quelle nascoste,
alle donne bianche e a quelle superbe
alle donne di colore e a quelle umili
alle donne in dolce attesa e a quelle perse
alle donne sfruttate e sfregiate
alle donne eroine ed alle dirigenti
alle donne, alle donne, alle donne
una mimosa gialla
oggi e tutti i giorni
mettiamo tra i capelli,
nelle mani,
nel cuore.
*
Alfonso Lapolla

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