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Dottore Alfonso Lapolla ‘r Furlian

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Da: [email protected]

Oggetto: Prato-Sarajevo ART INVASION // 12 giugno // Percorso Urbano | Prato

Prato-Sarajevo ART INVASION
12 giugno ore 17-23 > Percorso Urbano

I progetti di 10 giovani artisti invadono Prato, azioni diffuse sul territorio.

Francesca Banchelli, Lana Čmajčanin, Gaetano Cunsolo, Emma Grosbois, Lori Lako, Valentina Lapolla, Giacomo Laser e Giulia Del Piero, Olga Pavlenko, Bojan Stojčić, Virginia Zanetti.
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Prato-Sarajevo ART INVASION – 12 giugno, percorso urbano.
ingresso gratuito
Prato-Sarajevo ART INVASION, progetto di residenza per giovani artisti attivi in Toscana e Bosnia promosso da Regione Toscana e Provincia di Prato nell’ambito di Toscanaincontemporanea 2013, presenta giovedì 12 giugno tra le ore 17 e le ore 23 le opere dei protagonisti attraverso un percorso di incursione in vari luoghi della città, dove gli artisti hanno operato cercando un continuo contatto con il territorio e le sue realtà.

Esattamente vent’anni dopo l’avvio del progetto per la realizzazione del Museo d’arte contemporanea di Sarajevo, Prato sviluppa e approfondisce i rapporti con la città bosniaca per onorare il patto di gemellaggio siglato nel 1997 e rinverdire il percorso culturale inaugurato proprio con il progetto ARS AEVI.
Attraverso lo scambio e l’attivazione di residenze per giovani artisti under 35, il nuovo progetto Prato-Sarajevo si è sviluppato a partire dal 10 aprile 2014 secondo un percorso articolato, organizzato in varie tappe di avvicinamento intese come occasioni per stimolare una riflessione su quale sia oggi la relazione fra arte contemporanea e territorio di riferimento immaginando la città come luogo di discussione e di scambio.

Ai giovani artisti invitati è stato affidato il compito, nell’intento originario del progetto ARS AEVI, di farsi interpreti del nostro tempo per contribuire a stimolare il pubblico su questioni salienti e, nello spirito propulsivo del progetto regionale Toscanaincontemporanea 2013, di sviluppare una ricerca artistica in relazione al proprio territorio di provenienza, alla sua storia, alle sue prospettive future.

A giugno il calendario delle azioni e degli interventi si è arricchito di nuove incursioni ed è facile, in giro per la città, imbattersi nei giovani artisti intenti a costruire, agire, guardare, ascoltare.

Nella giornata del 12 giugno 2014, con la realizzazione di un percorso urbano che ci condurrà dalle 17 alle 23 in vari luoghi della città, tutte le opere e le azioni sono visibili al pubblico e l’intero progetto raccolto in un unico momento di incontro e condivisione tra tutti i partecipanti e il territorio che li ha ospitati, una grande festa di immagini, suoni e culture. Le opere e le loro documentazioni resteranno visibili fino al 21 giugno 2014.

Prato-Sarajevo ART INVASION è un progetto di residenza per giovani artisti attivi in Toscana e Bosnia nell’ambito di Toscanaincontemporanea 2013 promosso da Regione Toscana, Provincia di Prato in collaborazione con Comune di Prato, Comune di Carmignano e Spazio d’Arte Alberto Moretti. In collegamento con ARS AEVI – Museo d’Arte Contemporanea, Sarajevo. Il progetto è curato e realizzato da Centro per l’arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato con Dryphoto arte contemporanea e Kinkaleri. Sponsor tecnici: CAP autolinee, Monash University. Photo shooting: Syracuse University. Reportage: Florence University of the Arts.

PERCORSO URBANO GIOVEDI’ 12 GIUGNO 2014

h 17
Porta Leone, fermata bus,
Olga Pavlenko, Quello che forse non c’era, installazione

h 17.30
giardini pubblici di via Colombo,
Emma Grosbois, Camera Obscura, installazione

h 18
via San Fabiano 49, Cinema Borsi e Porta San Fabiano, Virginia Zanetti, Vissi d’Arte, video-installazione al Cinema Borsi / performance in vari luoghi della città Lori Lako, Oro/a, Porta San Fabiano, installazione

h 19
Ponte della Passerella / Palazzo Banci Buonamici, Sala del Consiglio, via Ricasoli 25
Francesca Banchelli, Fetching Bridges (endlessy) #3, azione / live streaming

h 19.45
Sottopassaggio Ferroviario del Cantiere,
Lori Lako, Oro/a, installazione (tra via A. Gramsci e via R. Ardigò)

h 20
Albergo Giugni, piazza degli Innocenti 3,
Valentina Lapolla, Sarajevo Walking Tours, azione

h 20.30
Palazzo Vaj, via Pugliesi 28,
Gaetano Cunsolo, Laboratorio di autocostruzione per un rifugio, installazione

h 21
Palazzo Vaj, Monash University, Salone Grollo, via Pugliesi 26,
Giacomo Laser e Giulia Del Piero, El Cosmógrafo, film documentario, proiezione

h 22
Palazzo Novellucci, via Cairoli 25,
Lana Čmajčanin, Made in Italy – Made out China, performance

h 22.30
Palazzo Banci Buonamici, Sala del Consiglio / Giardino di Palazzo Banci Buonamici, piazza Buonamici
Francesca Banchelli, Fetching Bridges (endlessy) #3, Sala del Consiglio, proiezione
Bojan Stojčić, La storia appartiene alla pietra il futuro al vento, installazione

Le sedi del progetto sono collegate da un servizio navetta durante il percorso del 12 giugno.

Informazioni
[email protected] | www.prato-sarajevo.net
twitter: @PratoSarajevo
FB: https://www.facebook.com/pratosarajevoartinvasion

Ufficio Stampa
Ivan Aiazzi [email protected] 0574531828
Serena Becagli [email protected] 3398754106
Caterina Fanfani [email protected] 0574 53573

Comunicazione Qahwa
[email protected] | www.qahwa.it

Grafica Fabiana Bonucci Studio

Sviluppo web minimalg.it

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Valentina ha preparato un nuovo lavoro di riflessione su due grandi città: Prato e Sarajevo, unite in gemellaggio.
Prato-Sarajevo è un esperimento sulla relazione fra arte contemporanea e territorio di riferimento. L’obiettivo del progetto è allargare la presenza e l’incidenza artistica nel tessuto urbano, promuovere riflessioni e suscitare dibattiti in città e sulla città, attraverso uno scambio culturale.
Sullo sfondo scorrono in parallero due storie distinte, quelle di Prato e Sarajevo, unite da un patto di gemellaggio stipulato in seguito alla realizzazione di una mostra e alla collaborazione fra il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato e ARS AEVI, il Museo d’Arte Contemporanea di Sarajevo e accomunate dalla intuizione di affidare ai luoghi dell’arte il compito di veicolare o ridefinire il carattere identitario della città.

Valentina ti invita a partecipare al tour che ha organizzato nei giorni che vanno dal 5 al 7 giugno a Prato-Sarajevo: visita il sito riportato qui sotto.

www.pratosarajevotours.it

Un abbraccio. Alfonso

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Alfonso Lapolla
14:13 (1 ora fa)

a me
Il tema della fuga nelle opere di Valentina può ricordare anche la nostra “fuga” seppure forzata dalla nostra amata Panni. Ma la fuga e’ comunque un desiderio di ritorno. Al
should-i-stay-ok
clicca qui su Sincresis11Maggio2014 per i dettagli
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PANNI TENE

Al mio paese io ci ritorno sempre

perchè Panni tene

i passerotti che cinguettano

chiotti chiotti

e svolazzano per ogni via

intonando allegra sinfonia;

al mio paese io ci ritorno sempre

perchè Panni tene

una fenestrella che nasconde

la comarella dolce ed avvenente;

al mio paese

io ci ritorno sempre

perchè Panni tene

mille strade in salita

che salgono al cielo

inebriandoti di immensa allegria;

al mio paese io ci ritorno sempre

perchè Panni tene

o core e’ mamma

– See more at: http://francopanni.altervista.org/sitofranco/?page_id=9142&page=9#sthash.IQHSREzq.dpuf*
Pubblico quanto ricevuto da Alfonso Lapolla che dedica questa poesia a tutte le donne:

DONNA
*
Nell’aurora
nutre fertile l’acqua
le ciliege che succose
sugli alberi
saran subito tonde;

Nel meriggio
bacia caldo il sole
le spighe che piene
tra i campi
saran subito bionde;

Nella notte
carezza dolce la luna
la rosa che fresca
al mattino
i sensi confonde;

e come l’acqua, la luna e il sole
l’anima mia
nutre,
culla
e scalda
il tuo incantevole sorriso,
DONNA.

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Pubblico quanto ricevuto dal nostro compaesano Alfonso:
Alfonso Lapolla
11:16 (17 ore fa)

a me
Ti giro l’invito per una mostra a cui partecipa anche Valentina. Un giorno, chissà, ne faremo una anche a Panni. Ti aspetto. Ciao. Al

Inviato da Alfonso

Inizio messaggio inoltrato:

Da: valentina lapolla
Data: 10 dicembre 2013 12:13:39 CET
A: valentina lapolla

Oggetto: 14 dicembre // Giardino d’inverno – l’economia del dono

Dryphoto arte contemporanea english version below
Giardino d’inverno — l’economia del dono
Winter Garden — The Gift Economy
Giardino d’inverno – l’economia del dono
Giardino Melampo, 2012

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14 dicembre ore 19:00-22:00
Andrea Abati, Chiara Bettazzi, Stella Carbone, Luca Carradori, Leone Contini, Raffaele Di Vaia, Kinkaleri, Valentina Lapolla, Marco Mancini, Franco Menicagli, Margherita Nuti, Margherita Verdi, Pantani-Surace, Virginia Zanetti.
Giardino Melampo,
Dryphoto arte contemporanea
via delle Segherie 33a, Prato
Comunicato stampa
L’economia di mercato è sempre più traballante e pone ogni giorno con urgenza la questione di ripensare ad una logica diversa da quella del profitto. La crisi è così profonda che genera al suo interno germi di forme di libertà.
Fra questi la pratica del dono, senza cadere nell’imbroglio dell’altruismo, del sacrificio di sé, può avere un aspetto rilevante. Sappiamo quale importanza l’economia del dono ha avuto in passato nelle società cosiddette primitive, ma si può e come, oggi, delineare un agire che abbraccia la logica del dono al posto di quella del profitto?
L’economia di mercato si basa sul valore di scambio o valore commerciale, l’economia del dono sul valore d’uso degli oggetti e delle azioni.
Il dono non è regolato da leggi, implica l’obbligo morale della restituzione ma non prevede nessuna sanzione se questa non avviene, contiene pertanto una forte dose di libertà, è un’azione che crea un legame tra individui che va al di là del puro scambio economico e contribuisce a formare una comunità.
L’occasione del dono è un momento in cui il gruppo può trovare un punto di incontro nello stabilire dei parametri di socializzazione che si rivelano fondamentali per riuscire a formare una comunità.
E’ all’interno di queste riflessioni che abbiamo chiesto ad Andrea Abati, Chiara Bettazzi, Stella Carbone, Luca Carradori, Leone Contini, Raffaele Di Vaia, Kinkaleri, Valentina Lapolla, Marco Mancini, Franco Menicagli, Margherita Nuti, Margherita Verdi, Pantani-Surace, Virginia Zanetti di partecipare a L’economia del dono, una mostra che parla della relazione fra artista e pubblico e di qual è l’oggetto di scambio fra questi due attori. Gli artisti invitati, che porteranno ciascuno un’opera e se stessi, con la loro presenza, con il loro dono, si adoperano per costruire un percorso di senso, formando in questa occasione, in questo momento, una comunità.
La mostra è inserita all’interno di un contesto che vede nell’organizzazione della serata la partecipazione attiva del vicinato, i residenti di via delle Segherie.
Press release
The market economy is increasingly shaky, constantly raising the urgent question of rethinking based on a logic other than that of profit. The crisis is so deep that it generates the seedlings of forms of freedom from the roots.
One such form is the practice of the gift, which can play an important role if we avoid the traps of charity and self-sacrifice. We know about the importance of the gift economy in the past, in so-called primitive societies. But is it still possible, today, to develop a way of acting based on the logic of the gift, instead of that of profit?
The market economy is based on trade value or commercial value, while the gift economy is based on the usage value of objects and actions. The gift is not regulated by laws. It implies the moral obligation of restitution, yet it demands no sanctions should this not occur. Therefore it contains a great amount of freedom, as an action that creates a link between individuals that goes beyond pure economic exchange to form a community.
The occasion of the gift is a moment in which the group can find a meeting point, setting the parameters of socialization that are fundamental for the formation of a community.
With such reflections in mind, we have asked Andrea Abati, Chiara Bettazzi, Stella Carbone, Luca Carradori, Leone Contini, Raffaele Di Vaia, Kinkaleri, Valentina Lapolla, Marco Mancini, Franco Menicagli, Margherita Nuti, Margherita Verdi, Pantani-Surace, Virginia Zanetti to take part in The Gift Economy, an exhibition that addresses the relationship between the artist and the audience, examining the object of exchange between these two counterparts. The invited artists will each bring one work and themselves. With their gift, they will attempt to construct a path of meaning, forming a community on this occasion, in this moment.
The exhibition is inserted in a context of active participation on the part of the neighborhood – the residents of Via delle Segherie – in the organization of the evening event.
Con il contributo di Provincia di Prato e Comune di Prato Assessorato all’integrazione.
Event supported by Provincia di Prato and Comune di Prato Assessorato all’integrazione.

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maratona

maratona


fotofoto (3)

foto (2)

foto (1)

fotofoto (1)foto (2)foto (3)foto (4)STRAGE DI BOSTON, OGGI 25 MAGGIO 2013 ALFONSO LAPOLLA ‘R FURLIAN CORRERÀ L’ULTIMO MIGLIO DELLA MARATONA*In migliaia all’iniziativa per commemorare la memoria delle vittime, è presente anche il nostro compaesano Dottor Alfonso Lapolla ‘r Furlian e sua moglie Mila.
A migliaia di corridori era stata negata la possibilità di tagliare il traguardo della maratona di Boston quando nella città scoppiarono due ordigni e con loro il panico. Come si dice in questi casi “The show must go on”, ma stavolta non è una frase di freddo cinismo. Sabato, così, in oltre duemila percorreranno l’ultimo miglio del percorso con partenza dal luogo delle esplosioni, per ricordare le vittime della strage.

Non ci sarà nessun segnale di partenza, nessun cronometraggio. Al traguardo, non ci saranno palloncini o cerimonia di chiusura. Una volta che i corridori attraverseranno la linea gialla e blu del traguardo sulla Boylston Street, i partecipanti saranno invitati ad andare a mangiare e a fare shopping per sostenere le associazioni che lavorano a favore delle vittime dall’attacco. Le strade saranno chiuse per l’evento e gli organizzatori assicurano che ci sarà una forte presenza di polizia su tutto il breve percorso.
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Oggi 12 febbraio è il suo compleanno, auguri Alfonso da tutti i visitatori di questo sito e da me personalmente. Tanti auguri !!!
Franco


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Storie…. pannesi.

Quando sono arrivato su queste eteree nuvole era già sera inoltrata perchè ho voluto gustarmi fino in fondo la meravigliosa musica che sprigionava dall’arpa di Roberta (Procaccini ndr), le note melodiose della zampogna di Piero (Ricci ndr) e quelle allegre armonie delle mie amate bande di Panni ed Accadia che mi accompagnavano oltre la taverna a Panni e, una volta arrivato quassù ho visto la porta aperta e senza pensarci sono entrato.
Appena messo il piede oltre la porta e si è scatenato il finimondo: mille e mille luci variopinte improvvisamente si sono accese illuminando uno scenario a dir poco “paradisiaco” e una musica a mò di tarantella faceva ballare tutti gli Angeli ed i Santi ed io ancora incredulo ho cominciato a salutare tutti ed a dar la mano a tanta gente e la mia meravigli aumentava man mano che avanzavo per occupare il posto che mi era stato assegnato. Quante persone mi abbracciavano e mi salutavano e tutte sembravano conoscermi da sempre e mi ringraziavano per tutte le volte che avevo suonato per loro.

Non dico quanto è durato perchè qui il tempo non esiste, ma, quando i saluti son finiti e la musica è cessata mi son venuti incontro due signori ben vestiti con un grosso papillon al collo. Il più vecchio dei due si è presentato come Emanuele Senerchia (classe 1851), autore della musica della tarantella e, intanto, mi porgeva la mano il Direttore Michele Rainone che aveva diretto gli oltre diecimila componenti della Bandpanparadis. Un abbraccio ed una lacrima hanno siglato il nostro incontro.

Ma non era di me che volevo dirvi. Volevo raccontarvi di quando è venuto Pietro a trovarci. Per noi è stato un fulmine a ciel sereno perchè sul Castello non era stata data nessuna notizia e meno male che all’ultimo minuto un nostro compaesano è venuto di corsa a dirci che Pietro stava per arrivare. Non vi dico il trambusto che si è venuto a creare in un solo attimo: e mò che si fa? Quello se arriva e non trova l’accoglienza giusta ci mette sul giornale. Immediatamente con Michele e Giggino e altri volontari abbiamo in un attimo organizzato una accoglienza coi fiocchi. Michele ha lasciato la direzione della Bandpanparadis al grande Mascagni che, in un batter d’occhio ha scritto le variazioni sulla Cavalleria Rusticana e, intanto, aveva chiamato Montanelli e Biagi per un incontro giornalistico.
Tutto era pronto per ricevere il vanto del giornalismo pannese. Aspetta, aspetta ma, non si vede arrivare nessuno. Cominciava a sorgere un dubbio: vuoi vedere che la notizia era falsa? O Padre Antonio aveva tirato un po’ troppo per le lunghe l’omelia? Il tempo passava e di Pietro nemmeno l’ombra. A costo di perdere l’effetto sorpresa decidiamo di mandare Emanuele Senerchia, classe 1851, a vedere fuori l’uscio se c’era qualcuno. La verità era che Pietro si era attardato perchè si era messo a questionare con San Pietro: non voleva lasciare fuori dalla nuvola la macchina fotografica, il computer e tanto meno il Castello che si era portato dietro con sé. Dopo ben tre ore abbondanti di discussioni eccolo che arriva. Appena messo piede oltre la porta un grande applauso lo stordì e quello che seguì fece il resto. Ora lui e Michele stanno tutto il santo giorno a parlare della prossima edizione del Castello.
L’arrivo di Leonardo è stato molto più disteso. Il vecchio Emanuele aveva tirato fuori dall’archivio la sua composizione “Grand Pout-pourri – marciabile – sull’opera La campana dell’Eremitaggio del M° Larria” del settembre 1883 e lui stesso dirigeva gli oltre quindicimila componenti della Bandpanparadis.
Una commozione piena e matura alla fine ha riempito le nostre anime.
Ora, il maestro ed io ci facciamo delle lunghissime passeggiate e parliamo delle nostre amate bande; a Leonardo è stato affidato il compito di verificare la leggerezza delle nostre nuvole e di fare dei grattacieli sempre più trasparenti e di un unico piano mentre, Pietro e Michele sono sempre al bar a cercar notizie fresche da far gustare come primizie a tutti i pannesi sparsi nel mondo.
Loro che hanno inventato “Il Castello”
Mi raccomando non dite niente a Pietro di questa cronaca altrimenti mi rimprovererà di aver raccontato delle storie inventate e lui le storie le vuole di quelle vere.

APPENDICE
Tutto questo è stato scritto nel cuore della notte, in un leggero dormiveglia. Quello che ho scritto l’ho letto solo stamani (ore 11.30) e mi sono meravigliato io stesso di quello che leggevo. Alla fine ho ricostruito il tutto ed ho riconosciuto la voce ed il volto del grande maestro della nostra banda pannese, Alfonso. E’ stato proprio lui che, non avendo la possibilità fisica di intervenire su Montesario mi aveva fatto scendere dal letto invitandomi a scrivere sotto dettatura “Notizie Celesti”.
Alfonso mi ha anche detto che anche Panni avrà un’ Opera Lirica grandiosa e mi ha pregato di tenere la notizia riservata. Ricordo, in questo preciso momento, che non ho giurato di tenermi l’informazione in esclusiva per me e quindi vi annuncio in anteprima che i tre maestri Alfonso, Michele ed Emanuele, stanno preparando un’ opera in due atti su libretto scritto da Pietro ed il grande scoop è che l’orchestra sarà composta da 3000 flauti e 1000 ottavini, 2000 oboi, un solo corno inglese, 2000 clarinetti e un solo clarinetto basso, 2000 fagotti ed un solo controfagotto e giù corni, trombe, tromboni e un solo trombone basso, timpani, tamburi, triangoli, piatti, grancassa, carillon, campanelli, arpa, 10000 archi ed infine non poteva mancare anche una celesta (altro che l’Aida di Verdi).
Il libretto scritto da Pietro conterrà non meno di diecimila scene.
Non ricordo altro. Che nottata!
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Pubblico quanto ricevuto dal Dottor Alfonso Lapolla r’ Furlian il 12 settembre 2012 e da Valentina sua figlia, terza classificata al concorso
*
Con piacere vi invito all’inaugurazione del Premio Portali dello Scompiglio, sabato 15 settembre, ore 15:30, presso Vorno (Lucca), iniziativa inserita all’interno del “Settembre dello Scompiglio” (più in basso nella mail trovate l’intero programma).

Si tratta di una passeggiata nel bosco che inizierà alle 15:30, ed è quindi fortemente consigliato arrivare in orario per non perdere il gruppo.

Il lavoro che presento è stato realizzato con l’indispensabile aiuto di Luca Sguanci, Tiziana Cerri, Paolo Vaccari, Andrea Ferrara e Vittoria Ciolini.

a sabato
vale
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Installazioni di Arti Visive di:

Francesca Banchelli, Ettore Favini/Antonio Rovaldi e Valentina Lapolla

Mostra dei dieci progetti finalisti: Francesca Banchelli, Angelo Bellobono, Inaugurazione 
Premio Portali Dello Scompiglio #1
15 settembre ore 15.30 – 19.30
Tenuta Dello Scompiglio
Chiara Camoni, Ettore Favini/Antonio Rovaldi, Stefania Galegati Shines, Myriam Laplante, Valentina Lapolla, Fernando Marques Penteado, Jacopo Miliani e Rosa Velasco.

performance “About Frames” 
Compagnia Collectif Impatience

azioni di
Piero Leccese, Serena Gatti, Yael Karavan e Bruno Humberto, 

concerto
Oscar Pizzo, tastiere
musiche di Terry Riley, Philip Glass, Steve Reich
I temi degli alberi, dei portali e dell’acqua scandiscono e pervadono tutto il paesaggio Dello Scompiglio, creando diversi accenti dentro di una musicalità costante e differenziata.
La percezione di questo paesaggio stimola la lettura della stratificazione del tempo, della sedimentazione dell’azione umana, della complementarietà e interazione di natura e storia. In particolar modo, lo spazio della Tenuta Dello Scompiglio si articola attraverso una serie di portali accennati che cadenzano il paesaggio, modulano gli spostamenti e tracciano molteplici percorsi e zone di transizione fra il bosco, l’agricoltura e l’architettura paesaggistica. Una successione di portali, configurati secondo esigenze contraddittorie e a volte conflittuali tra l’equilibrio della natura e gli interventi funzionali all’attività umana, sia essa colturale o culturale, che sono evidenziati attraverso installazioni di arti visive in grado di leggere e interpretare la loro disposizione. Una serie di limiti, che impongano la forza del movimento contro la rassicurante identità delle coordinate, come sosteneva Judith Revel nel saggio “Il limite di un pensiero del limite”, attraverso cui poter questionare il paradosso della loro ontologia, frammentata tra unione e divisione.
Per la prima edizione del Premio “Portali Dello Scompiglio” sono pervenuti 131 progetti di cui sono stati selezionati dieci finalisti in una prima fase: Francesca Banchelli, Angelo Bellobono, Chiara Camoni, Ettore Favini/Antonio Rovaldi, Stefania Galegati Shines, Myriam Laplante, Valentina Lapolla, Fernando Marques Penteado, Jacopo Miliani e Rosa Velasco. 

Una volta conclusa la seconda fase, in cui gli artisti sono stati chiamati a sviluppare e ad approfondire il proprio progetto, la giuria, composta da Antonio Arevalo, Cecilia Bertoni, Lorenzo Bruni e Angel Moya Garcia e con la consulenza di Carl G. Beukman, Serge Cartellier, Michela Giovannelli e Cipriano Menchini, riunitasi in data 2 luglio 2012, ha decretato i seguenti vincitori: 

Primo Premio: Francesca Banchelli – Per la natura poetica dell’intervento, a metà tra il reperto e un materiale di recupero, che indaga sul significato del dubbio e sull’incertezza dell’azione, attraverso una scala in marmo antico appoggiata su dei terrazzamenti preesistenti. Una fusione e una sovrapposizione tra la memoria del luogo (e di altri luoghi) e una ritualità incerta del passaggio nel presente attraverso elementi architettonici prelevati da antiche abitazioni.

Secondo Premio: Ettore Favini/Antonio Rovaldi – Per la forte carica teorica del progetto in cui si evidenzia una lettura del luogo come percorso di scoperta soggettiva della Tenuta, attraverso i 18 capitoli del Diario “Walden_ovvero vita nei boschi” di Thoreau incisi su lastre di pietra, e per il lavoro sulla destrutturazione radicale sul concetto di oggetto scultoreo.

Terzo Premio: Valentina Lapolla – Per la straordinaria concettualizzazione dell’idea di confine e la sua realizzazione attraverso un sottile e arbitrario stimolo uditivo che diventa un invito poetico a valicare il limite.
Seguendo la logica di trasversalità che caratterizza l’intero Progetto Dello Scompiglio, le tre opere vincitrici del Premio saranno presentate al pubblico il 15 settembre, insieme ai dieci progetti finalisti, la performance “About Frames” di Collectif Impatience, presentata allo Scompiglio a giugno e riproposta in questa giornata perché attinente alla tematica dei portali, le azioni di Piero Leccese, Serena Gatti, Yael Karavan e Bruno Humberto, che nascono da un incontro e dialogo estemporaneo con le opere e l’intervento musicale di Oscar Pizzo.


Informazioni:
ingresso libero 

sono consigliate calzature sportive 
non sono ammessi cani 


Tenuta Dello Scompiglio 
via di Vorno, 67 – 55012 Vorno, Capannori (LU)
informazioni: tel. 0583 971475 – 338 7884145  
[email protected]   
www.delloscompiglio.org
Osteria Cucina Dello Scompiglio 
l’osteria, subito fuori le mura della Tenuta, sarà sempre aperta dando la possibilità 
di pranzare, cenare nei suoi spazi interni ed esterni 
informazioni e prenotazioni: 0583 971473 – 338 6118730


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Ricevo e ben volentieri pubblico quanto ricedvuto qualche minuto fà dall’amico Alfonso Lapolla r’ Furlian da Prato:
*
” Ho scritto due righe per ricordare un pannese conosciuto solo sei anni fa e di cui mi onoro di essere amico. Ciao. Alfonso
I miracoli di Skype
– Pietro, so Funzine….
– E mò che buò, quassope sono appena riuscito ad entrare, di nascosto, nella sala stampa occupata da Franceschiello de Salès (San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti…nota della direzione) e vigilata dall’Arcangelo Gabriele perchè volevo chiamare con Skype tutti i miei amici da qui e tu, invece, eri già in linea
Meno male che la sala stampa è vuota perchè il mio amico Pietro (San Pietro….ndr) ha chiamato a rapporto Franceschiello e a Gabriele l’ho distratto facendogli leggere tutte le copie del “Castello”. Ti devo dire, in verità, che ho cominciato a darmi da fare: tu pensa nu poche che sono riuscito a scavalcare in qauttro e quattr’otto tutti i giornalisti che facevano la fila per occupare il posto da Direttore e, da domani, occuperò, come tu sai per meriti acquisiti, la poltrona di Franceschiello (in pensione da domani ndr).
Lo sai che il mio telefonino non prende più la comunicazione? E’ peggio che a Panni.
– Pietro, ho provato ……
– Pensa che ho già in mente di dare una nuova sistemazione a questa sala e di dare alle stampe il giornale stampato in caratteri d’oro zecchino tanto qua è tutto aggratisse e di spedirlo in tutto il mondo per la fine di ottobre. Non ti anticipo le novità del calednario perchè quelle sono topsecreto…. ma dimmi che stai facendo?
– Vedi Pietro,….
– L’ultima volta che ho riempito la valigia e sono salito sul monte Sario, dopo aver svoltato a sinistra dopo il bivio di Orsara, mi sono beato dell’aria e dei paesaggi che attorniano il nostro paesino; ho salutato tanta gente che mi stima e mi ammira, ho goduto dei tramonti e, spesso, anche delle sue albe…Lo sai che mi piacerebbe che qualcuno che scrive in rime mi facesse rivivere intensamente quelle emozzioni ed ancora prometto, da quassope, che le pubblicherò sicuramente sul giornale. E tu ddiccille a tutti gli amici tuoi e raccomanda loro di continuare a parlare ed a scrivere di Panni finchè hanno fiato.
– Pietro, ma che c’entra….
– Alfò, si sempe sndrufulatore. Io sono sempre sveglio, il cervello non si stuta mai, stà sempe appicciate e mi ricordo anche quando ci siamo incontrati la prima volta. Tutto quello che succede a Panni l’ho registrato sul web e sulla carta. Il giornale è letto in tutto il mondo e tu lo sai che io ho gli indirizzi di tutti i pannesi sparsi nei quattro continenti. Tutto quello che succede a Panni è parte di me e con me lo porto sempre.
– Pietro, ma a Panni…..
– E mò che buò, staie ancora ddò? Ma che te si mpacciute? Skype comincia a fare i capricci…t’aggia lassa’…
– Pietro, ma a Panni….
– A Panni pe mò ho fatto mettere una lapide e ce sta scritte lu nnome mije…..
tu…tu…..tu….tu…..
E’ vero Pietro, se nessuno registra e scrive e racconta è come se i fatti non fossero mai successi e tu hai registrato e scritto tutti i fatti avvenuti a Panni con onestà intellettuale, senza mai mentire per puro oppurtunismo. Sei stato fedele a te stesso ed ai tuoi principi ed hai contribuito a soddisfare il desiderio di unità e di verità per tutti coloro che hanno a cuore lu Zitemelone.
Grazie Pietro, non ti dimenticheremo perchè continueremo a parlare sempre del nostro amato paesello.
PS. Aspettiamo il quarto numero del Castello, tanto è aggratisse “



Espone a Prato Valentina Lapolla, figlia del nostro compaesano Dott. Alfonso Lapolla r’ Furlian


31 maggio – 29 luglio 2012
 Inaugurazione: 30 maggio ore 19.00
 Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato 
Lounge e Spazio Progetti 

Opere di : Andrea Abati – Stefano Boccalini – Michelangelo Consani – Leone Contini – Da Wing – Valentina Lapolla – Shou Li – Franco Menicagli – Robert Pettena 

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Il Museo Pecci ospita una mostra promossa da Dryphoto arte contemporanea risultato di un bando proposto insieme all’Associazione Buddista della Comunità Cinese in Italia.

In occasione della Danza del Drago per i festeggiamenti del Capodanno secondo il calendario cinese, quest’anno, sono stati invitati nove artisti, Andrea Abati, Stefano Boccalini, Michelangelo Consani, Leone Contini, Da Wing, Valentina Lapolla, Shou Li, Franco Menicagli, Robert Pettena, a lavorare in città.

La Danza del Drago è una iniziativa organizzata dall’Associazione Buddista della Comunità Cinese in Italia con la collaborazione di Dryphoto arte contemporanea, il contributo della Provincia di Prato, il patrocinio della Regione Toscana, del Comune di Prato e del CNA Artigianato Pratese, la collaborazione della Circoscrizione Sud e il partenariato di diverse associazioni locali

La Danza del Drago è uno spazio di resistenza simbolo della volontà della comunità cinese di interagire con il territorio che abita e gli artisti sono stati invitati a lavorare sulle interazioni e contraddizioni che questo spazio esprime. 

Le opere in mostra non celebrano la Danza del Drago ma indicano le mille sfaccettature della realtà, dalla volontà di radicamento all’orgoglio dell’appartenenza, dalla consapevolezza della decadenza del nostro continente all’auspicio di potersi ripensare al di là delle leggi di mercato, dalla ricerca di nuovi punti di vista alla messa in evidenza di segni e momenti sommessamente evocativi partendo anche da situazioni minime estremamente concrete.

Una giuria formata da Marco Bazzini direttore del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, Lorenzo Giusti direttore di EX3 Contemporary Art Project di Firenze, Saretto Cincinelli curatore indipendente, Fabio Gori collezionista, selezionerà il lavoro migliore. Il nome del vincitore sarà reso pubblico il giorno dell’inaugurazione della mostra.




[youtube width=”525″ height=”344″]http://www.youtube.com/watch?v=3eDShLNDkFQ[/youtube]
Festa della donna dell’ 8 marzo – poesia di Alfonso Lapolla
ti mando un mio pensiero stimolato dalla tua considerazione che la festa della donna non è soltanto l’otto marzo. La poesiola la girerò anche a Pino ed a Pietro
*
Profumo di Mimosa

Il Signor Ennio dice,
concorda anche Felice,
che l’otto marzo è festa.

Lo sa persin Renato,
e Alfonso ha raccontato,
che le donne son croissants.

Mister Webmaster Pino
lui dice sopraffino,
“la donna è ‘na sciantosa”.

E Pietro l’intenditor
assiem al moderator
qui scrive concitato:

I balsami beati
ed i lini odorati
per le donne apprestino

di Pan i giovinetti
e che sian ben accetti
teneri e dolci baci.

E Sergio che scriver sà
con l’acrostico dirà,
da grande galantuomo:

A Belen, a Betibù,
e a quella che scegli tu
fai batter forte il cuore.

E con Franco tutti sottoscriviamo:
“Alle donne gentili
alle donne belle e a quelle famose
alle donne brutte e a quelle nascoste,
alle donne bianche e a quelle superbe
alle donne di colore e a quelle umili
alle donne in dolce attesa e a quelle perse
alle donne sfruttate e sfregiate
alle donne eroine ed alle dirigenti
alle donne, alle donne, alle donne
una mimosa gialla
oggi e tutti i giorni
mettiamo tra i capelli,
nelle mani,
nel cuore.
*
Alfonso Lapolla

Ed eccoli !!! attenti a quei due …..sono a Prato oggi 3 marzo 2012 a casa di Alfonso dove,
dopo aver mangiato delle copiose fiorentine eccoli a bere il limoncello !!!!!

Alfonso Lapolla: compleanno il 12 febbraio
****

*
da Alfonso Lapolla:

Ricevo e ben volentieri pubblico quanto scrittomi il 31 Agosto 2011 dal nostro amico e compaesano Alfonso Lapolla r’ Furlian.
Peccato che non riesce a vedere il nostro paese Panni in diretta WEB TV, pazienza !! accontentiamoci di vedere le trasmissioni della nostra PANNI TV in differita.

“A festa finita vengono in mente tante cose ed io le ho messe in questi pochi versi. Senza alcun rimorso o senso di colpa questo è il mio modo di pensare al mio piccolo paese dove sono nato e da dove son partito ancora piccolino. Mi piace anche il tuo modo di raccontare Panni con i tuoi video e con la idea di avere sempre il Castello in linea diretta. Ciao. Alfonso
**

Felice terra
.
A lu pajsjédde
nun nz’accatte lu sòle
quanne jésce a la matine,
e lu vase re l’aria frésche
te face arrevendà
sùbbete cùme a nu pringipe;
e,
nun nz’accatte la cujéte
quanne scénne la sera,
ca la cupertéddde bbèlle
te face arrevendà
cume a lu bbammenjélle.
A lu pajsjédde
nu nz’accattene re ceràse
quanne màgge l’arrosse,
e la vocca chjéna
te face arrevendà
cume a na spécie re bbabbà;
e,
nun nz’accatte la furtune
quanne véne auste,
ca la ‘ndurata spiche
te face arrevendà
cchiù prezziuse re nu bbisciù ;
A lu paisjedde
nun nz’accattene re grazie
ca ce pènze la Marònne re lu vosche
a ffarce arrevendà
cume fràte e sòre
pe mangià nsieme
rinnd’a lu stésse piatte.

**

LU PAJSJEDDE MJE
*
Mò che la festa è fernute,
mò che la Maronna se n’è jute,
mò che li cristiane sò sparute,
mò, je citte, citte
r notte vulesse trasì
rind a r case r la gente
pe sente li cunte r lu juorne,
pe sente lu dolore r li malate,
pe sente r filastrocche r lu paese,
pe sente li suspire de li nnammurate.
Mò che la festa è fernute,
mò che la Maronna se n’è jute,
mò che li cristiane sò sparute,
mò, je citte, citte
r notte vulesse trasì
rind a r case r la gente
pe sugnà nsiem ca stu pajsjedde,
andò sime nate tutte quante nuje,
n’avesse mai cangià quedde case soie
n’avesse mai cangià quedde strade soie,
n’avesse mai cangià quidde castjedde suie.”

____
Alfonso Lapolla r’ furlian: il più grande Presidente di ACAP Prato di tutti i tempi
*

************
alfonso lapolla a me
mostra dettagli 22:15 (7 ore fa)
Ho finito di scriverla a tempo scaduto questa poesia sul 150^ della nostra Repubblica ed allora l’ho inviata “fuori concorso” al valentissimo Presidente dell’ASCD di Panni, Toni Spada con preghiera di volerne prendere lettura, con la promessa, da parte mia, di scrivere una poesia per il concorso dell’anno prossimo. Mi raccomando leggila con trasporto immaginando il castello vestito col tricolore. Ciao, al.
*
Ti aspettiamo a Panni

Sulla spiaggia di Marsala
dove un dì sei sbarcato
io, a lungo, ti ho aspettato:
sapevo che saresti arrivato.Nella piazza di Salemi
dove i siciliani hai salutato
io, a lungo, ti ho applaudito
sapevo cosa avresti detto.Nella piana di Teano
dove il Re hai incontrato
io, a lungo, ti ho ammirato
sapevo cosa avresti fatto.

Alla Stazione “Al Serraglio”
dove sei sceso a Prato
io, a lungo, con te ho parlato
sapevo cosa mi avresti dato.

Nella quiete di Caprera
dove ti assaliva il ricordo
dell’ultimo bacio di Anita
sapevo ascoltarti in silenzio.Nella Valle di Comacchio
quel bacio fu suggello e promessa
di dar all’Italica gente
un magnifico e grande capanno.E qui, dove non sei passato,
qui, sotto il nostro Castello
noi ti aspettiamo cantando
in un girotondo tricolore:

“Arriva Garibaldi, eroe dal grande cuore”

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clicca qui per collegarti al sito ufficiale della mostra

Vedi Comunicato

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Vedi le foto salvandole sul tuo pc
In occasione di International Departures Fondazione Fotografia presenta al pubblico le opere delle sei artiste che hanno vinto la scorsa edizione del concorso: Margherita Cesaretti, Serena Clessi, Valentina Lapolla e Nadia Pugliese per Special Italia; Cristina Panicali eAngelica Porrari per Special Emilia Romagna.
Un plauso particolare alla nostra compaesana Valentina Lapolla figlia del nostro grande presidente Alfonso Lapolla che sempre
dà lustro alla nostra Panni ovunque si trovi.

INTERNATIONAL DEPARTURES 2011
GATE 11, SPECIAL, AIR
Giovani artisti espongono negli spazi di Fondazione Fotografia
Modena, Ex Ospedale Sant’Agostino
18 giugno 2011 – 17 luglio 2011
Fondazione Fotografia è lieta di presentare l’appuntamento conclusivo della stagione espositiva 2010-2011: ad animare la programmazione estiva degli spazi dell’ex Ospedale Sant’Agostino di Modena sarà International Departures, una mostra interamente dedicata ai giovani artisti, italiani ed europei.

Allestita dal 18 giugno al 17 luglio 2011, la rassegna vede la presentazione di tre diversi progetti a sostegno dei giovani artisti attivati da Fondazione Fotografia nel corso dello scorso anno: Gate 11, mostra dedicata agli studenti di fotografia dei più prestigiosi istituti di formazione europei; Special, programma di acquisizioni legato alla collezione di fotografia contemporanea della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena; e AIR, scambio di residenze d’artista promosso a partire dall’autunno scorso in collaborazione con lo Scotland’s Centre for Photography di Edimburgo.

Nel complesso la mostra raccoglie i lavori di diciannove giovani artisti: per alcuni di loro, già in parte inseriti nella scena artistica contemporanea, l’esperienza va ad arricchire un curriculum in cui figurano precedenti esperienze espositive; per altri si tratta del primissimo esordio in ambito istituzionale. Per tutti, in ogni caso, l’esperienza costituisce un’opportunità straordinaria per ‘prendere il volo’, come suggerito dal titolo della rassegna, e farsi conoscere a livello internazionale, grazie alla possibilità di esporre accanto a colleghi provenienti da tutta l’Europa, in uno spazio oramai identificato nel nostro Paese come un punto di riferimento per l’immagine contemporanea.

Alla sua seconda edizione, Gate 11 è un progetto nato in collaborazione con dieci istituti europei di alta formazione in ambito artistico e video-fotografico. Concepita come un’opportunità per i giovani artisti di presentare al pubblico i propri lavori e di esporre in uno spazio istituzionale, la mostra mira a creare un occasione di confronto e di scambio, stimolando il dibattito internazionale sulla fotografia e sul linguaggio delle immagini.

I dieci studenti selezionati dai diversi centri di formazione europei sono: Özgür Atlagan (Sabanci University, Turchia), Joshua Bilton (Royal College of Art, Londra), Valentina Bonizzi (Scotland’s Centre for Photography, Edimburgo), Michele Bressan (Unarte, Bucarest), Marjolein Busstra (Academie St. Joost, Breda), Iris-Lilja Kuosmanen (Finnish Academy of Fine Arts, Helsinki), Christoph Oeschger (Zurich University of the Arts, Zurigo), Georg Petermichl (Akademie der bildenden Künste, Vienna), Luise Schröder (Academy of Visual Art, Lipsia), Milene Trinidade (Universidad Politécnica de Valencia).

Attivo già da tre edizioni, Special, è un programma annuale di acquisizioni dedicato ai giovani artisti italiani. Legato alla collezione fotografica della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, prevede la selezione attraverso un bando di concorso di alcuni giovani autori, i cui progetti sono sostenuti in fase di realizzazione e acquisiti nella collezione di fotografia.
In occasione di International Departures Fondazione Fotografia presenta al pubblico le opere delle sei artiste che hanno vinto la scorsa edizione del concorso: Margherita Cesaretti, Serena Clessi, Valentina Lapolla e Nadia Pugliese per Special Italia; Cristina Panicali eAngelica Porrari per Special Emilia Romagna.

Acronimo per Artist In Residence, AIRè un progetto a sostegno della mobilità internazionale dei giovani artisti. A partire dal settembre 2010, Fondazione Fotografia ha avviato un progetto di residenza d’artista in collaborazione con STILLS Gallery – Scotland’s Centre for Photography di Edimburgo. Ognuno dei due centri ha messo a disposizione, per un periodo di otto settimane totali, risorse, archivi, attrezzature tecniche (laboratori, camere oscure) e tutta una serie di servizi di accoglienza, documentazione e informazione capaci di essere da supporto all’artista ospite.
In mostra sono esposti i lavori prodotti dei tre artisti italiani coinvolti in questo primo scambio – Gianni Ferrero Merlino, Massimiliano Gatti e Paolo Monti. “Small communities, small places?” è l’interrogativo che era stato posto loro alla partenza: pur con massima libertà espressiva, gli artisti sono stati invitati a dare una possibile interpretazione al tema, con progetti fotografici, video, testi o installazioni che riflettessero sul concetto di vivere nelle micro-comunità oggi e sul significato che può avere far parte di una piccola comunità nell’epoca tecnologica della globalizzazione.
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da alfonso lapolla alfonso…….

a francopanni cocciardi data 10 giugno 2011 14:34

oggetto Fwd: invio la zampogna

proveniente da alice.it

nascondi dettagli 10 giu (2 giorni fa)

Inizio messaggio inoltrato:

Da: “[email protected]

Data: 10 giugno 2011 11.32.41 GMT+02.00

A: [email protected]

Cc: [email protected]

Oggetto: invio la zampogna

Rispondi a: “[email protected]

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da alfonso lapolla alfonso………..

a francopanni cocciardi

data 03 giugno 2011 10:59

oggetto poesia epica

proveniente da alice.it

nascondi dettagli 10:59 (5 ore fa)

caro franco, in onore di Pietro De Michele il nostro grande “Direttore” del Castello mi son permesso di scrivere in versi tutta la sua storia (non autorizzata) e ho cominciato dai suoi natali: questo è solo il primo capitolo. L’impresa è ardua e sicuramente non andrò oltre il secondo capitolo, ma, intanto godiamoci la lettura di questo primo capitolo. ciao, al

NATALI DI PIETRO DI PANNI

Vorrei anch’io cantar del grande evento

che infiammò già nei fieri petti umani,

guerre e passioni senza alcun domani

mentre l’alba sorgeva senza vento.

Grazia, tu che mi frulli nella testa

gli accadimenti veri, antichi e strani,

che sai di poesia a piene mani,

vieni in aiuto con la lancia in resta.

Era calmo il Cervaro, quieto il cielo,

ingemmato di bianchi fiori era il melo,

fischiettava lieto il merlo nel prato

pronto all’appuntamento già fissato,

ma il suono delle campane a distesa

annunciò all’improvvisa la sorpresa:

non dormire sotto il lenzuolo fine

e corri alla stazione di confine.

Si vide ognun saltare giù dal letto:

svelto saltò le scale e chi dal tetto

chi corse alla finestra e chi al pitale,

chi portò il cappello e chi il sale

fu chi prese un roncone ed un martello

fu chi prese l’argent e chi un puntello

e subito le piazze dei paeselli

furon piene di donne e di donzelli.

Corsero giù per i boschi veloci

quelli di Montesario già feroci,

e corsero quelli da Montaguto

con in testa il condottiero forzuto;

e tutti i pannesi in quattro e quattr’otto

giunsero alla stazione senza intoppo,

ma il Cervaro in piena frenò l’arrivo

dei Montagutesi al posto nativo.

“Pietro, è nostro” diceva Don Gerardo

“siamo giunti con animo gagliardo”,

“Sia mai detto” diceva Don Giovanni

“Questa Stazione è nostra ormai da anni”;

fu così che trascorse tutto il giorno

e nessun si levava lì di torno

urgeva dunque un duello a cappa e spada

dopo aver scelto un’ombrosa strada.

Un soffio leggero dall’Appenino

ed ecco appare leggiadro visino

“Abbandonate le spade “ sussurrò

“La scelta sia del bimbo” mormorò

“E sarà dell’un o l’altro paese,

in quel mentre tutto sarà palese,

quando d’una fanciulla acceso il cuore

seguirà la sorte con grande ardore”.

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da alfonso lapolla alfonso.

a francopanni cocciardi

data 16 maggio 2011 11:58

oggetto pensieri in libertà

proveniente da alice.it

nascondi dettagli 11:58 (4 ore fa)

Due luoghi caratteristici di Panni che spesso tornano nei nostri ricordi di bimbo: il castello e la taverna. Un rapido flash per farli rivivere. Buon inizio settimana. Alfonso

Pensieri.

Panni,

castello di destini incrociati,

castello di passioni folli,

castello di amori giovanili;

Panni,

taverna di gente allegra,

taverna d’imbonitori scaltri,

taverna di poeti erranti;

Panni,

parcheggio dei miei ricordi.

********************

da alfonso lapolla

a francopanni

data 08 maggio 2011 13:53

oggetto festa della mamma

proveniente da alice.it

nascondi dettagli 13:53 (3 ore fa)

bellissimo il tuo pensiero per la festa della mamma ed io ti mando anche i miei auguri in versi per festeggiare con tutte le mamme pannesi questo 8 maggio 2011

PANNI TENE

Al mio paese io ci ritorno sempre

perchè Panni tene

i passerotti che cinguettano

chiotti chiotti

e svolazzano per ogni via

intonando allegra sinfonia;

al mio paese io ci ritorno sempre

perchè Panni tene

una fenestrella che nasconde

la comarella dolce ed avvenente;

al mio paese

io ci ritorno sempre

perchè Panni tene

mille strade in salita

che salgono al cielo

inebriandoti di immensa allegria;

al mio paese io ci ritorno sempre

perchè Panni tene

o core e’ mamma

*****

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***

***

***

Alfonso Lapolla ‘r furlian ci invia la sua poesia invitandoci a leggerla

Eccola:

.

Madre Panni

*

A noi,

un lontano giorno,

è costato fatica partire,

a te, madre,

la lacrima d’addio

è rimasta nei tuoi occhi;

A noi,un lontano giorno,

è costato fatica partire,

a te,madre,

il nostro cuore

è rimasto nelle tue mani;

La zolla delle nostre radici,

amata madre Panni,

quella l’abbiam portata con noi.

****

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=RuHdxkby3RE[/youtube]

Questo è Panni dalle mille risorse

****

Prefazione:

*

FANCIULLEZZA A MONTEFUMO, Il libro di un intellettuale italoamericano, originario di Panni, Antonio Calitri, pubblicato per la prima volta nel 1950 dall’editore Gastaldi di Milano, ripercorre l’infanzia del poeta di Panni, emigrato negli Stati Uniti e scomparso nel 1954. ripercorre «le vicende di un mondo incantato, il mondo dell’infanzia dell’autore racchiuso nella dimensione favolosa di un piccolo eden paesano ancora incontaminato. A dispetto della sua ambizione, italiana e “antica”, proprio Fanciulezza a Montefumo si può considerare in una certa misura il più italoamericano tra i libri di Calitri.

**

Si comunica che il giorno 25 febbraio 2011 è cessata la carica di presidente del dottor Alfonso Lapolla dall’ACAP PRATO. Complimenti ed auguri al nostro amico Alfonso che ha saputo gestire con grande responsabilità la carica assegnatali per questi due anni passati.

*

Alfonso così commenta:

grazie per il tuo gradito riconoscimento, ma, per me e per i miei collaboratori, credimi, è stato davvero un grande piacere contribuire al rilancio dell’Associazione: le iniziative sono state molteplici e i nostri obiettivi tutti raggiunti. Abbiamo riportato la festa nella Parrocchia di Chiesanuova, laddove era nata (Ciruolo-Rainone); il culto della Madonna del Bosco è stato il fulcro di tutte le manifestazioni culturali e sociali ; abbiamo ripianato i debiti lasciati nel 2006 e il rapporto con la terra natale è stato ripreso e rafforzato con la presenza di gruppi pannesi chiudendo con un grande successo, nel luglio 2010, della rappresentazione della compagnia teatrale “La ‘att r zì Acciupreut” e abbiamo ricercato nella “memoria storica pannese” in questi anni producendo un video davvero interessante (a disposizione di chiunque lo chieda). grazie per il tuo sostegno personale a tutte le nostre iniziative. grazie davvero!

*****

***

**.**

La Corale Pannese, costituita in tempi brevi, è formata da volontari che amano adorare la Madonna del Bosco durante il periodo delle feste patronali nel tanto amato paesello di Panni, in provincia di Foggia, a pochi chilometri dal Santuario della Vergine Incoronata. Se volete ascoltarla dal vivo venite a Panni il 25/26/27 del mese di Agosto.

Invece, per tutti i Pannesi/Pratesi che partecipano alla festa della Madonna del Bosco che si svolge a Prato potranno ascoltare qui tutti gli inni dedicati alla MadonnaCLICCA QUI PER TUTTI GLI INNI ALLA MADONNA DEL BOSCO

***

LETTERE AL PRESIDENTE2010-01-27 17:13:57

LETTERA DI ROCCO GESUALDI

2009-07-12 23:39:21

Il 3 luglio 2009? Una data indimenticabile, una serata di festa, ma, oltre al divertimento l’impegno di tutti è orientato ad una cooperazione futura seria e fruttuosa: tra Panni e la comunità pannese a Prato è indispensabile la complicità. Un mio ringraziamento personale a nome del gruppo Folk e di Panni ad Alfonso Lapolla e all’ACAP per la magnifica ed esemplare accoglienza dimostrata.

Il Responsabile del gruppo Folk della città di Panni “Li Scazzematiedd”. Rocco Gesualdi

“3 LUGLIO 2009……una data su cui costruire.

Soddisfazione credo sia il termine piu’ adeguato per descrivere la magnifica serata del 3 luglio 2009 a Prato presso la Chiesa Nuova.

L’evento per la ricorrenza della Festa della Nostra Protettrice, la Madonna del Bosco, si e’ concretizzato con l’esibizione del gruppo folkloristico “Li Scazzematjedde”.

Durante la manifestazione ci sono stati vari interventi, il primo del bravissimo Presidente dell’ACAP Alfonso Lapolla che egregiamente sa portare avanti le idee dell’Associazione facendole prosperare in varie iniziative. Inoltre, durante la serata e’ intervenuto Tony Spada Presidente dell’ASCD di Panni con la relativa consegna di pergamene per i partecipanti al Secondo Concorso di Poesie del 24 Giugno u.s. e a suggellare il tutto la celestiale voce pannese di Lucrezia che ha deliziato la platea con tre meravigliose canzoni.

L’esibizione de “Li Scazzematjedde” nella gremita piazza non ha solo una valenza volta al folklore, ma, e’ sia idea mia che di Alfonso Lapolla che eventi del genere rinsaldino fortemente i rapporti tra Panni e i suoi figli sparsi un po’ in tutto il mondo.

Questo “filo di Arianna” dovra’ avere risorse e collaborazione da parte di tutti, questo amici miei e’ indispensabile in particolar modo per sensibilizzare le future generazioni altrimenti Panni oltre a non essere menzionato su alcune carte geografiche non esistera’ neanche piu’ nelle menti dei vostri figli o nipoti.

Grazie Alfonso! Grazie ACAP Prato, continuate cosi’! –

Il fondatore del gruppo folk “Li Scazzematjedde” Rocco Gesualdi

LETTERA DI ANNA COLACONE

2009-07-09 14:06:36

Ill.mo sig. Presidente

dell’Associazione A.C.A.P. di Prato

Alfonso Lapolla

Caro Presidente, a nome della Coop. Sociale “Delta” di Panni voglio

ringraziarla per il proficuo interessamento avuto nei confronti

dell’Associazione di volontariato “Croce d’oro di Prato” ed il suo

Presidente Alessandro Coveri e al dipendente sig. Mauro Pasquini,

affinché destinassero

direttamente uno dei propri mezzi specifici alla nostra cooperativa

socio – sanitaria ed indirettamente anche alla popolazione di Panni e

del territorio Dauno. Sono grata per tutto il tempo che lei ci ha

“dedicato” la mattina del 6 luglio per il disbrigo di tutte le

pratiche necessarie al passaggio di proprietà e per condurci,

successivamente, a Montemurlo, dove era custodito il pulmino alla

carrozzeria “Pegaso”. La nostra riconoscenza va anche al sig. Nicola

Longo, instancabile propulsore, che con le sue iniziative aiuta il suo

amato paese natìo, come pure il suo figliolo Antonio, neo consigliere

di maggioranza al comune di Prato, che certamente contribuirà, insieme

all’A.C.A.P., a consolidare il rapporto affettivo che lega Panni a

Prato e viceversa iniziato anni fa dai nostri padri. Un grazie va

anche all’amico sincero, Alfonso Di Francesco, che ha dato una mano

determinante affinché questo dono avvenisse, ancora una volta a favore

del nostro paese. Infine ringrazio tutti quei pannesi che ci hanno

aiutato, come zio Angelo Lepore, zio Giovanni Del Vicario ed il figlio

Vito di Montemurlo, Antonio Norcia, Michele Mazzella, meccanico a

Prato che prima di partire ha controllato il mezzo, Paolo Larocca, mio

cognato Peppe De Luca e mia sorella Maria per l’ospitalità che hanno

dato a me e mio marito, i miei nipoti Antonella ed Alessio il quale ci

ha accompagnati a bordo del suo scooter dal meccanico Mazzella in via

Paisiello prima di prendere l’autostrada per il rientro a Panni.

Insomma, un grazie a tutti, anche a quelli che non ho nominato.

Con questo, ti porgo i miei più sinceri saluti ed auguri, con la

certezza, carissimo Alfonso, di incontrarci al più presto per altre

nuove e buone iniziative.

Panni, 08-07-2009

Anna Colacone

Presidente Coop. Soc. “Delta”